February 23

Il Bacio dell’Incubo: Intervista con Nina Talvi

Nina Talvi, autrice paranormal romance, ci ha regalato un esordio con il botto grazie a Il Bacio dell’Incubo, edito da Triskell Edizioni, che apre la saga Stirpe Maledetta. L’audace esordiente ha infatti scritto una storia in cui i discendenti di Caino sono nientemeno che potentissimi fae.
Il 18 marzo lancerà il seguito, Il Bacio della Bestia, al Festival del Romance Italiano che si terrà a Milano, ma nel frattempo è stata tanto gentile da rispondere a qualche domanda!

Che effetto ti fa veder pubblicato il tuo primo libro?

È un effetto abbastanza surreale. Da una parte sono molto orgogliosa di me stessa, dall’altra sono ancora incredula che la mia storia sia stata pubblicata e sia diventata un libro vero!

Lavorarci è stato come te l’aspettavi o qualcosa ti ha sorpresa?

Scriverlo è stato più semplice che editarlo, anche se la fase di scrittura non è stata molto lineare, all’inizio. Avevo in mano un’accozzaglia di idee e di personaggi che non sapevo come incastrare, ed è stato molto difficile perché non sapevo che strada far prendere alla storia. Questo è anche uno dei motivi per cui ora progetto tutto nei minimi particolari prima di iniziare la fase di stesura vera e propria.

Quando e come hai cominciato ad appassionarti alla lettura e alla scrittura?

Ho sempre amato leggere. Quando avevo sei anni, i miei mi regalarono un libro illustrato sui miti greci, e da allora non ho mai smesso di leggere e di appassionarmi alle storie. Poi, dopo qualche anno, ogni volta che guardavo un film o leggevo un libro e restavo insoddisfatta del finale o della storia, creavo dei finali alternativi nella mia mente, e a volte inventavo trame del tutto nuove. Dal pensarle allo scriverle, il passo è stato davvero breve. Mi sono anche cimentata in una graphic novel (una fanfiction di Salir Moon in cui la protagonista femminile era il mio cane) ma non lo chiamerei un successo!

Quanto pensi sia importante leggere per uno scrittore?

Dal mio punto di vista è fondamentale. Personalmente, io leggo soprattutto romanzi del mio genere, in primis perché ne sono appassionata, ma anche per vedere cosa mi piace e cosa no. Trovo anche che la lettura sia uno strumento prezioso per scoprire cosa funziona o meno nelle storie, e un modo per trarre ispirazione quando attraverso periodi in cui la mia creatività si blocca.

Quanto reputi importante la promozione?

La reputo importantissima. Al giorno d’oggi pubblicare un libro significa lanciare la tua storia in un oceano zeppo di altri libri. Per far conoscere il tuo romanzo, è necessario promuoverlo. E imparare a farlo diventa un secondo lavoro, un lavoro a volte estenuante ma che (secondo me) è necessario.

T’immagini sempre come autrice romance in futuro, oppure saresti curiosa di sperimentare altri generi?

Mi piacerebbe sperimentare con diversi sottogeneri (quindi non solo paranormal ma anche dark e contemporary) ma sempre nell’ambito del romance. In fondo, anche se non sembra, sono una romanticona!

Trovi che il romance sia un genere stigmatizzato? E se sì, cosa pensi che abbia provocato lo stigma?

Purtroppo, penso che il romance sia il genere più stigmatizzato di tutti. I romance sono visti come romanzetti di scarsa qualità da leggere di nascosto, letteratura di serie B per casalinghe disperate (questa cosa mi è stata proprio detta in faccia!).
Credo che gran parte di questa cattiva reputazione sia dovuta al fatto che la passione e (soprattutto) il sesso siano ancora considerati come qualcosa di cui vergognarsi, sopratutto se sperimentati dal sesso femminile. In molti romance ci sono scene di sesso più o meno esplicite e trovo che molte persone considerino questo fattore come una cosa da tenere nascosta o che mini la reputazione di chi legge. 

Se avessi la bacchetta magica, quale elemento o luogo comune faresti di colpo sparire da tutti i romance della terra?

Eliminerei in un solo colpo (facendogli cambiare faccia di colpo tipo Maga Magò) le protagoniste femminili “amebe”, e quelle descritte come “bellissime ma che non sanno di esserlo”, dove l’aspetto fisico è l’unica loro qualità. Eliminerei anche la parola “calloso” da ogni singolo romanzo, senza pietà. 

Cosa bolle in pentola al momento?

Tra un paio di mesi uscirà il secondo libro della mia trilogia, e a fine anno il terzo (se mi decido a finirlo!). Poi mi piacerebbe scrivere alcuni spin-off su alcuni personaggi secondari della trilogia, ma prima ho in programma un retelling di una favola classica e un dark romance contemporaneo.

Sempre a proposito di bacchette magiche: se potessi veder esaudito un desiderio per il futuro della tua carriera, quale sarebbe?

Senza dubbio, riuscire a vivere della mia scrittura.

Grazie di cuore per il tuo tempo e la tua disponibilità!

Grazie a te di cuore!


Posted February 23, 2023 by Delia in category "Uncategorized

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *